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Hans Grill

Hans Grill questo è il nome di uno dei tanti soldati tedeschi che presero parte alle sanguinose vicende dell’operazione Avalanche, e come molti suoi compagni perse la vita durante uno di quei cruenti combattimenti.

Hans Grill nacque il 24 settembre del 1918 a Monaco di Baviera (München) ed era inquadrato nella 2a Compagnia Fallschirmjager (paracadutisti) del 4° Regimento della 1a Divisione, reduce di molte battaglie, aveva preso parte alle campagne di Grecia, Creta, Sicilia e infine a Salerno dove il 16 settembre 1943 cadde nei pressi di Battipaglia. Delle sue gesta sappiamo molto poco, fu decorato con la croce di ferro di prima e seconda classe ed altre decorazioni, e negli anni si guadagnò il grado di Unteroffizier (sergente).

Grazie ai documenti recuperati dall’amico Vincenzo Rispoli, dal avv. Roberto Molle e alla consultazione di diversi testi siamo riusciti a ricostruire con molte difficoltà gli ultimi istanti della sua vita ed ad individuare l’area dove cadde all’età di 21 anni.

Il suo reggimento dopo aver lasciato la Sicilia iniziò la risalita della Calabria attuando azioni di disturbo alle truppe inglesi di Mongomery che erano sbarcate a Reggio Calabria il 3 settembre. Giunto nel golfo salernitano tra l’ 11 e il 13 settembre al seguito della 26a Divisione Panzer al comando del Generale Smilo von Lüttwiz, si attestò nei dintorni di Eboli, affrontando successivamente le truppe inglesi del 10° Corpo d’Armata nel settore di Battipaglia.

Nel pomeriggio del 15 settembre la 26a Divisione Panzer creò un gruppo da combattimento (Kriegsgruppe) che partendo da Battipaglia avrebbe avuto l’obbiettivo di ristabilire il collegamento con gli elementi della 16a Divisione Panzer presenti a Pontecagnano. Ma gli attacchi aerei alleati resero molto arduo il compito organizzativo del Colonnello von Mandlesloh designato al comando del Kriegsgruppe. La notte tra il 15 e il 16 le unità designate lasciarono le loro posizioni ad Eboli e si trasferirono a Masseria Benincasa a sud di Battipaglia. La mattina del 16 settembre il 9° battaglione Panzergranadiere e uno del 4° Reggimento Fallschirmjager (di cui faceva parte Hans Grill) col supporto di alcune batterie d’artiglieria sia della 26a che della 16a Panzer partirono all’attacco delle posizioni inglesi attestate sulla linea difensiva del “Canale Fosso” che va da Santa Lucia alla S.S. 18. L’ordine d’attacco del 4° Reggimento Fallschirmjager era così formato: il 1° Battaglione della 3a compagnia del Tenente Wirth doveva dirigersi verso Ulinelli, la 2a compagnia agli ordini del tenente Graefing avrebbe attaccato al centro verso San Mattia e la 4a compagnia avrebbe invece attaccato in direzione fattoria Morella/Fosso. Il primo attacco condotto dai Panzergranadiere avvenne nei confronti della 201a Brigata inglese sulla S.S. 18. La reazione inglese fu dura e l’intervento dell’artiglieria causò numerose perdite tra le fila tedesche, che dovettero ritirarsi sulle posizioni di partenza. Alle 5:05 del mattino il battaglione di Hans iniziò la sua avanzata verso San Mattia, allo stesso modo fecero anche gli altri battaglioni, sfortunatamente non conoscevano il territorio e potevano avanzare utilizzando solo la bussola. Dopo poco persero il contatto con il 1° Battaglione. Il grosso delle unità inglesi erano appostati a ridosso del fiume Tusciano. Alle 6 le armi inglesi della 23a brigata corazzata aprirono il fuoco contro i tedeschi allo scoperto che si lanciarono all’assalto tentando di conquistare le posizioni a San Mattia riuscendo in un primo momento ad avere la meglio sugli inglesi, ma un forte contrattacco operato dal 9° battaglione Royal Fusiliers, dalla 102a Field Company, dai Royal Engineeers e dai Royal Scots Greys della 23a Brigata corazzata li ricacciò sulle posizioni di partenza.

Dopo un giro nella zona von Lüttwiz si rese conto della difficoltà di raggiungere il Kriegsgruppe della 16a Divisione Corazzata a Pontecagnano e mise le sue unità sulla difensiva.

Secondo la documentazione in nostro possesso Hans Grill fu ucciso all’ età di 23 anni da un colpo di artiglieria alleato, probabilmente durante l’ultima azione offensiva nei pressi di San Mattia. Oggi il campo di battaglia è mutato notevolmente, e le serre hanno preso il posto dei frutteti e terreni arati che negli anni ’40 circondavano la zona.

Il suo corpo oggi riposa nel cimitero germanico di Cassino, blocco 19 fila 28, la sua piastrina riportava il numero 62685/123.

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